Stelle e costellazioni

Il Lupo è composto da un gran numero di stelle di seconda e terza magnitudine, più diverse decine di quarta costellazione del lupoe quinta, che la rendono particolarmente facile da individuare e caratteristica a causa del suo ricco sfondo di stelline azzurre; di fatto occupa la parte più orientale della grande Associazione Scorpius-Centaurus, un’associazione stellare molto luminosa, nonché l’associazione OB più vicina al Sole, composta in prevalenza da stelle di colore blu e azzurro. Fino alla sesta magnitudine vi sono circa una settantina di stelle, fra le quali vi sono molte stelle doppie e multiple. Quasi tutte le stelle appartenenti alla costellazione non presentano un nome proprio, come invece avviene nelle adiacenti Scorpione e Centauro, sebbene si tratti comunque di astri appariscenti. La parte più orientale giace sulla Via Lattea in un tratto molto oscurato.

Il Lupo è visibile nel cielo serale specialmente nelle sere dei mesi fra marzo e luglio, sebbene la sua declinazione fortemente australe non ne consenta una facile osservazione dall’emisfero boreale: dall’area mediterranea si presenta visibile quasi completamente, ad eccezione della parte più meridionale, visibile dalle coste africane; dall’emisfero sud appare invece dominante nei cieli dell’autunno australe, grazie alla sua posizione a sud dell’eclittica che ne facilita l’osservazione specialmente a sud della fascia tropicale. In passato questa parte di cielo era molto meglio visibile anche dall’emisfero nord, ma a causa della precessione degli equinozi la sua visibilità è andata riducendosi con l’aumento della sua declinazione australe.

La costellazione del Lupo giace sul bordo di un tratto della Via Lattea meridionale molto oscurato, compreso fra il Centauro e la Scorpione; questo fa sì che entro i suoi confini siano presenti degli oggetti galattici, i quali però sono, in generale, relativamente deboli.
Fra gli ammassi aperti, i più luminosi si trovano nella parte meridionale: NGC 5822 è il più notevole e si mostra come un insieme molto sparso ed esteso di stelle a partire dalla settima magnitudine, che risaltano su un campo stellare di astri più deboli.
Nella parte nord-occidentale della costellazione si può notare l’ammasso globulare NGC 5986, non lontano dalla stella η Lupi; altri globulari sono presenti nella costellazione, ma sono tutti più deboli e difficili da individuare.
IC 4406 è una nebulosa planetaria dall’aspetto molto appiattito e allungato in senso est-ovest; si trova nella parte più occidentale della costellazione; contiene al suo interno una caldissima stella di Wolf-Rayet.
Il bordo ovest si trova lontano dalla via Lattea, così è possibile notare alcune galassie spirale, le quali però sono fuori dalla portata di piccoli strumenti.

costellazione del LupoGli antichi Greci chiamarono questa costellazione, che rappresentava un animale selvaggio non meglio identificato, Therium, mentre i Romani la chiamarono Bestia. La bestia era raffigurata impalata su un lungo bastone chiamato thyrsus (tirso), tenuto dal Centauro dell’attigua costellazione. Di conseguenza le due costellazioni erano solitamente considerate una figura unica.

Secondo lo storico George Michanowsky nel suo libro The Once and Future Star (La stella del passato e del futuro), i Babilonesi conoscevano questa costellazione come UR-IDIM, che significa «cane selvaggio». Eratostene disse che il Centauro teneva l’animale rivolto verso l’altare (la costellazione Altare) come se fosse sul punto di sacrificarlo. Igino si riferì a lui semplicemente come a una vittima, mentre Germanico Cesare disse che il centauro o stava trasportando cacciagione dal bosco o stava portando doni all’altare. L’identificazione di questa costellazione con un lupo sembra abbia avuto inizio durante il Rinascimento.

Si è tentati di richiamare alla mente la storia di Licaone, re degli Arcadi, che servì a Zeus la carne del suo stesso figlio e che per punizione fu tramutato in lupo (si veda Boote). Ma quella storia non ha nessuna connessione con questa costellazione, che sembra sia stata trascurata dai mitologi. Il fatto che sia stata importata probabilmente spiega perché i Greci non avessero miti da collegarle. Solo pochissime delle numerose stelle del Lupo hanno un nome proprio.

Fonte del documento e delle immagini: Wikipedia